Dopo essersi laureata in Psicologia Clinica e specializzata in Counseling e Psicologia, Danai Papadatou si è occupata attivamente, per più di 40 anni, dello sviluppo dei servizi di cure palliative pediatriche, in particolare nel supporto psicologico ai bambini con malattie gravi e consulenza per l’elaborazione del lutto delle loro famiglie.

Nel corso della sua importante carriera ha collaborato con numerose organizzazioni professionali; ha preso parte a diversi progetti internazionali sui temi cure palliative pediatriche e supporto al lutto. La sua capacità come formatrice ha ispirato team di assistenza in tutto il mondo. Il suo lavoro accademico è stato prolifico e l'elenco delle pubblicazioni e dei contributi in libri di testo è davvero rilevante.

Il suo alto livello di competenza è attestato dalla sua prestigiosa carriera accademica e dai riconoscimenti ufficiali ricevuti.

Sono soprattutto l’impegno e la determinazione nello sviluppo dei servizi di cure palliative in Grecia, che contraddistingue la sua carriera; in un periodo particolarmente difficile per il suo paese natale, non ha mai smesso di lavorare a stretto contatto con istituzioni e decisori politici al fine di rendere possibile ai pazienti più vulnerabili l’accesso a questi servizi. Oggi, è presidente del Comitato nazionale per lo sviluppo delle cure palliative del Ministero della Sanità greco.

La professoressa Papadatou, inoltre, è stata fondatrice, nel 1995, della ONG “MERIMNA” - Società per la cura dei bambini e delle famiglie”, che fornisce servizi gratuiti a bambini e famiglie che affrontano la malattia e il lutto, e ai minori immigrati con problemi di salute mentale.

Danai Papadatou ha sempre dimostrato spiccate doti comunicative e relazionali; grande umanità sia verso i suoi pazienti che i colleghi; capacità eccezionali nel creare un’atmosfera di cooperazione e collaborazione, anticipando i bisogni degli altri e fornendo preziose soluzioni. È il suo carattere unico, la sua apertura, il suo approccio proattivo e la sua umiltà a distinguerla.

A nome dei tanti bambini, famiglie e professionisti che hanno beneficiato del suo prezioso lavoro, con il presente Premio Ventafridda desideriamo esprimere l'apprezzamento e la gratitudine della Fondazione Maruzza.

Natasha Pedersen è stata un membro della comunità internazionale delle cure palliative pediatriche per molti anni, impegnandosi costantemente e con coraggio per l’introduzione e lo sviluppo delle cure palliative per bambini nel suo paese

Il suo interesse per questa disciplina è nato da un’esperienza personale e da una necessità; per diciassette anni è stata la principale assistente di sua figlia, senza poter accedere a servizi di cure palliative per lei o per la sua famiglia. Nel 2010, quando purtroppo sua figlia Andreas è deceduta, ha preso in mano la battaglia per le cure palliative affinché altri bambini con gravi malattie e le loro famiglie non dovessero affrontare le stesse difficoltà e sofferenze che ha vissuto lei. Da allora, Natasha ha lavorato instancabilmente a livello accademico, politico e sanitario per sensibilizzare sull’importanza delle cure palliative pediatriche e si confronta costantemente con le famiglie in prima linea

Ha attivamente instaurato collegamenti con numerose organizzazioni internazionali nel settore delle cure palliative pediatriche per apprendere dalle loro esperienze e creare risorse per bambini, famiglie e operatori sanitari, spesso traducendo e adattando documenti esistenti per l’utilizzo in Norvegia, dove non ve ne erano

È fondatrice, CEO e consigliera dell’Associazione Norvegese per le Cure Palliative Pediatriche (FFB), l’unica organizzazione nella regione nordica che promuove lo sviluppo dei servizi di cure palliative per bambini. Attualmente, è membro del Consiglio dell’EAPC e partecipa al Comitato Direttivo dedicato alle Cure Palliative Pediatriche, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure per i bambini in tutta Europa

In Norvegia, ha collaborato strettamente con decisori e legislatori per sostenere le cure palliative pediatriche, promuovendo la redazione di linee guida per lo sviluppo di servizi di cure palliative d’eccellenza per i bambini. Tra i suoi numerosi e ammirevoli successi, forse il più importante è stato l’impegno, nel 2016, del governo norvegese a costruire il primo hospice pediatrico in Norvegia. L’hospice, attualmente in costruzione, è previsto per l’apertura nel 2023.

Natasha incarna senz’altro ciò che chiamiamo un ‘Campione delle cure palliative pediatriche’; coloro che si impegnano disinteressatamente per fare la differenza nella vita degli altri. In Norvegia, è rinomata per la sua instancabile energia e il suo entusiasmo come sostenitrice ed è celebrata come la “Madre delle cure palliative pediatriche”. Questo premio rappresenta un meritato riconoscimento di tutti i suoi successi e un sincero incoraggiamento per tutti i suoi futuri impegni.

Pioniera e autorità indiscussa, a livello internazionale, nel campo delle cure palliative pediatriche, durante la sua carriera ha raggiunto risultati eccezionali in grado di impattare in modo significativo sulla qualità dei servizi dedicati ai bambini gravemente malati e alle loro famiglie. Con altrettanta professionalità e passione, ha sviluppato e dirige programmi educativi e curricula formativi.

Recitare il suo impressionante curriculum ed elencare i suoi numerosi successi accademici è superfluo. Basti ricordare che recentemente è diventata Presidente Eletta dell'American Accademy of Hospice and Palliative Medecine (AAHPM) e, solo l'anno scorso, è stata nominata tra i 10 leader più influenti nel campo delle cure palliative in Nord America.
Per Joan, l’essere un brillante medico e scienziato va di pari passo con una grande umiltà, semplicità e generosità, condite da uno arguto senso dell'umorismo che la rende davvero una persona straordinaria.

Dal conseguimento della laurea in Infermieristica e Scienze Sociali, Joan Marston è impegnata attivamente nella promozione e organizzazione di servizi di cure palliative rivolte ai bambini di tutto il mondo, con un'attenzione particolare al continente africano.
Nel 2005 ha fondato l'International Children's Palliative Care Network (ICPCN) che oggi conta membri in oltre 100 Paesi. Recentemente diventata “Global Ambassador” per le cure palliative pediatriche, dedica particolare energia e passione anche ai bambini che vivono situazioni di crisi umanitarie.

Convinta che l'accesso universale alle cure palliative dei bambini possa essere raggiunto solo attraverso la condivisione di conoscenze e competenze, il miglior uso delle risorse disponibili e la focalizzazione di un comune obiettivo, Joan continua ad essere il punto di riferimento per il movimento delle Cure Palliative Pediatriche a livello mondiale.

Fin dall'inizio della sua carriera professionale e accademica, la dottoressa Goldman ha dedicato attenzione, profondo coinvolgimento e azione a un approccio efficace e olistico per la cura dei bambini colpiti da malattie inguaribili delle loro famiglie, con l'obiettivo di alleviarne la sofferenza e migliorarne la qualità di vita.
È stata una pioniera riconosciuta a livello mondiale nel campo delle cure palliative pediatriche e i suoi contributi hanno spaziato nei diversi, complessi aspetti di questa disciplina relativamente nuova: organizzativi, clinici, psicologici, etici ed educativi.

L'autorevolezza e l'eccellenza della dottoressa Goldman è documentata non solo dalla sua brillante carriera accademica e dai numerosi e prestigiosi riconoscimenti ricevuti, ma anche dalle sue numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui la Co-edizione del “Oxford Textbook of Pediatric Cure Palliative”, che costituisce il riferimento irrinunciabile per tutti i professionisti che si occupano di cure palliative pediatriche.

Elementi costanti nella carriera di Anna Garchakova sono un’ eccezionale professionalità e una costante dedizione alla promozione e organizzazione di servizi di cure palliative pediatriche.
L'impegno e la determinazione della dottoressa Garchakova nel fornire un efficace supporto fisico ed emotivo ai bambini morenti e alle loro famiglie l'hanno portata a superare le notevoli difficoltà economiche, sociali e politiche per stabilire, nel 1994, il primo hospice per bambini in tutta l'ex Unione Sovietica.

Grazie alla sua tenacia, ora la Bielorussia conta ben sette hospice tra i quali quello di Minsk che assiste più di 200 bambini nati con anomalie congenite da genitori sopravvissuti al disastro nucleare di Chernobyl.

Da molti anni, Richard Hein si adopera per promuovere iniziative volte allo sviluppo delle Cure Palliative per i minori. Il suo curriculum è ricco di contributi sia in ambito clinico che etico, nonché legale e organizzativo.
Ha dedicato gran parte del suo tempo e delle sue energie alla promozione e allo sviluppo della ricerca scientifica e della formazione, due delle aree fondamentali per il miglioramento della cura dei bambini colpiti da malattie inguaribili.

La professionalità del Dr. Hain, unita all'intelligenza, all'intuito, nonché alla sua capacità interpersonale e organizzativa, lo hanno contraddistinto come principale precursore nel campo delle Cure Palliative Pediatriche.

In molti anni di appassionata dedizione, anche oltre gli impegni istituzionali, Marco Spizzichino è divenuto un punto di riferimento per tutti coloro che si dedicano alle cure palliative in Italia. E’ stato uno dei primi e più convinti assertori della specificità delle cure palliative per il neonato, il bambino e l’adolescente, rispetto a quelle dell’adulto, e della necessità di sviluppare un programma ad hoc per l’età evolutiva.
Ha seguito con attenzione e competenza, tutto l’iter istituzionale che ha portato al complessivo riconoscimento di questa materia.

Nella sua attività, si è avvicinato con umanità e generosità ai problemi degli ammalati considerando il rispetto della loro dignità un valore fondamentale da difendere”.