Sabato 10 luglio, all’interno del prestigioso Festival dei due mondi di Spoleto, Fondazione Maruzza ha organizzato una Tavola Rotonda dal titolo “Mai più soli: le cure palliative pediatriche. Un diritto e un dovere”.
La tavola rotonda è stata occasione per ribadire la specificità delle cure palliative rivolte all’età pediatrica, la necessità di lavorare in team multidisciplinari, l’impegno che tutti gli attori del territorio, ospedali, pediatri di libera scelta, hospice, istituzioni locali e regionali e società civile, devono mettere in campo per assicurare la miglior assistenza possibile ai minori e alle loro famiglie, la necessità di rompere i tabù legati alle cure palliative pediatriche e a alle malattie inguaribili che possono colpire i bambini.
All’incontro hanno partecipato Silvia Lefebvre d’Ovidio, Presidente della Fondazione Maruzza, Franca Benini Responsabile Centro di riferimento Veneto terapia del dolore e cure palliative pediatriche e dell’Hospice Casa del Bambino di Padova, Alberto Zanobini, Direttore Generale dell’istituto Meyer di Firenze e Presidente dell’Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani e Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia della Vita.
L’incontro si è svolto a latere della premiazione del XIII contest aperto ai giovani creativi delle scuole di comunicazione promosso dall’Associazione Paolo Ettorre – Socially Correct. Per questa edizione, il tema sociale oggetto del concorso è stato proprio quello delle cure palliative pediatriche e Fondazione Maruzza è stata scelta come beneficiaria della campagna di comunicazione vincitrice. La campagna scelta è stata realizzata da Itziar Soto e Valeria Polanco della Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano. Le due ragazze si sono così aggiudicate uno stage in Saatchi & Saatchi. Fondazione Maruzza, non appena la campagna sarà prodotta, provvederà a diffonderla presso i principali canali comunicativi, anche al fine di promuovere la conoscenza e la diffusione delle cure palliative pediatriche presso l’opinione pubblica.