9 Ottobre 2014
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“Essendo considerato “persona” fino alla morte, indipendentemente dall’età, dal luogo, dalla situazione, dal contesto”.
Si apre così la Carta di Trieste, detta anche Carta dei Diritti del bambino morente, presentata a Roma ieri presso l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Un gruppo di professionisti che lavorano con bambini colpiti da malattie incurabili, con il sostegno e la promozione della Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio, ha fortemente voluto fissare per iscritto i diritti dei piccoli pazienti”.